Ci impegniamo a fondo e ci va male, ci rimproveriamo e rimaniamo arrabbiati con il mondo per aver perso l’opportunità. Crediamo di essere stati originali e provocatori ma non veniamo apprezzati per niente, anzi una valanga di critiche ci travolge. Siamo completamente persi, nelle mani del destino, abbandonati a noi stessi… però forse c’è una remota possibilità di rialzarsi.
Albert Einstein diceva che nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità. Forse aveva ragione, proprio quando la prima porta ci è stata sbattuta in faccia magari, subito dopo, altre porte si aprono regalandoci il doppio di prima. Non si può mai smettere di credere nelle seconde opportunità. La vita è lunga, piena di momenti negativi come di positivi, non si può mollare in nessun momento.
Ognuno ci mette il suo tempo a riprendersi da un fallimento, grande o piccolo che sia, ma tutti abbiamo l’opportunità di guarire e rialzarci arricchiti. Fare errori è normale, fa parte del gioco del buttarsi, dell’avere coraggio e voglia di fare. Per questo credo nelle seconde chance, tutti ne hanno bisogno, almeno di una nella vita. Più si rischia più si fanno errori e più possiamo cambiare la nostra vita.
La paura più grande è quella di interrompere la comodità a cui siamo abituati perché se usciamo dal nostro guscio è tutto una salita. Però il vivere la vita a pieno sta proprio nell’esplorare i nostri limiti, accettare una seconda opportunità per poi magari fallire di nuovo ma capire la giusta strada da prendere.
Sentirsi smarriti credo che sia una delle sensazioni più frustranti della vita, quando non sai dove andare o non hai un obbiettivo ti senti nullo. Se non hai nessuno che crede in te e che ti sprona è difficile andare avanti e non mollare tutto. Ma sapete una cosa? Tutti i più grandi campioni, innovatori e celebrità hanno avuto dei fallimenti prima di arrivare al successo. Perché se non cadi, non impari e per brutto che sia quel momento in cui tutto va male bisogna trovare qualcosa o qualcuno a cui ispirarsi. Molte volte condividere i fallimenti personali aiuta a superarli o può aiutare gli altri a uscirne.
Ho letto un romanzo molto incoraggiante e che fa riflettere: “Le coordinate della felicità. Di sogni, viaggi e pura vita.” di Gianluca Giotto. Vorrei quindi condividere una frase del libro che mi ha colpito e che credo possa riassumere tutto:
《Fallire significa provarci, e provarci significa fallire in ogni caso. Non importa il risultato finale, l’unica cosa che conta è la consapevolezza di averci provato. Perché nel cuore di una persona che ha vissuto a pieno non c’è spazio per i sé o per i ma, non c’è spazio per i rimpianti né i rimorsi》
Articolo di Alice Taricco