(In foto “The Lone Chief, Cheyenne” di Edward Sheriff Curtis)
Ricordati falsamente nei western e nel cimema americano del secolo scorso perlopiù come minacce per i pionieri in ricerca dell’oro o come selvaggi assassini che assaltavano le diligenze, i Pellerossa furono in realtà piuttosto vittime di un assedio da parte del governo e dall’esercito statunitense, perpetrato per ragioni prettamente economiche e territoriali. secondo gli storici furono decine di milioni i Pellerossa morti in 200 anni: un vero e proprio genocidio. Per lungo tempo un simile sterminio venne ignorato o sottovalutato dalla storiografia ufficiale, perlomeno fino alla metà del XX secolo.
Sfatiamo il falso con la realtà dei fatti:
Non c’erano grandi capi tribù. Esistevano esperti per la guerra, sciamani, uomini di medicina e così via. Grandi indiani come Nuvola Rossa o Cavallo Pazzo erano nati dal bisogno di coalizzarsi contro i “visi pallidi”. Tutte le decisioni venivano prese dai consigli delle tribù. Si ritiene che la Costituzione americana abbia preso spunto anche dalla democrazia degli Irochesi!.
Augh! Gli indiani non si salutavano con “augh”, bensì con “hog”. L’errore comune deriva dal modo in cui gli inglesi trascrivevano il saluto, ”haug”.
Un popolo imbattuto: I Seminole. «La loro forza era aver stabilito un patto di rispetto con la natura, l’essere stati una società pacifica e matriarcale, aperta all’accoglienza. Anche sessuale. L’amore tra una donna della loro tribù e chi arrivava da terre lontane era benvisto, portatore di figli sani e vigorosi» racconta Dario Fo nel suo libro Storia proibita dell’America.
Macabri per necessità? Collezionare scalpi come cimeli di guerra non era tipico della cultura nativa americana. Fu adottato dalla resistenza indiana durante gli scontri tra francesi ed inglesi, i quali davano un premio ai soldati per ogni indiano ucciso.
Vecchi saggi. Le tribù indiane non erano assistenziali. Quando i vecchi, nonostante fossero molto ascoltati, diventavano un peso in genere si allontanavano dal gruppo per andare a morire.
Il cavallo selvatico fu reintrodotto per sbaglio in Nord America. Un gruppo di cavalli scappati da un forte spagnolo in Messico nel 1600 (circa) diede origine alla razza dei mustang. Gli indiani riuscirono ad addomesticarli abilmente inventando persino uno specifico stile di cavalcata.
Geronimo! Geronimo fu un condottiero nativo americano, si tratta di uno dei più famosi capi degli Apache, che per oltre 25 anni guerreggiò contro gli Stati Uniti e la loro espansione ad occidente. L’abitudine a gridare “Geronimo” deriva da alcuni paracadutisti dell’esercito degli Stati Uniti d’America, i quali videro l’omonimo film del 1939 in cui il protagonista urlava il suo nome prima di lanciarsi da un alto burrone in un fiume. Il soldato scelto Aubrey Eberhardt per primo decise di imitarlo per dimostrare che non aveva paura e fu poi seguito dai suoi compagni: da li poi il grido si diffuse nella cultura popolare.