Eravamo sul treno, tutti mascherati e naturalmente un po’ accaldati. La ragazza era davanti a me e stava leggendo «Parigi occupata» di Jean Paul Sartre. A un certo punto, con la coda dell’occhio, vedo che avvicina la cima del libro aperto al viso, come per annusarne le pagine in carta un po’ ruvida.
No, ragazza, ti sei forse dimenticata che hai un velo sul naso: non puoi odorare la realtà, non puoi sentirne il profumo.