Alla vigilia delle elezioni comunali, la mattina del 7 giugno i candidati sindaco hanno preso parte ad un dibattito davanti agli elettori dei Licei Classico, Scientifico e Magistrale di Cuneo.
Su invito dei rappresentanti d’istituto del “Pellico – Peano” i sette aspiranti sindaco si sono riuniti nel Centro Incontri della Provincia e, dopo essersi presentati brevemente, hanno risposto alle domande che i ragazzi avevano preparato.
Presentazione dei candidati
A rompere il ghiaccio è stata Maria Luisa Martello, ex preside, a capo di 3 liste civiche di cui una composta interamente da giovani sotto i trent’anni. Il suo programma si basa su una visione alternativa che guarda verso l’Europa e che si definisce progressista, inclusiva rispetto alle nuove realtà emergenti e aperta al dialogo.
È seguita la presentazione di Giuseppe Lauria, consigliere comunale da diversi anni. Per queste elezioni si presenta non più come esponente di destra, ma con tre liste civiche. Sostiene la necessità di un cambiamento rispetto alla precedente amministrazione, di cui non condivide la gestione dei fondi.
Il terzo candidato a presentarsi è stato Federico Borgna, appoggiato da cinque liste, tra cui due appartenenti al PD e ai moderati. Il sindaco uscente ha detto di riconoscersi in tre valori portanti: la libertà, eredità della resistenza partigiana, la solidarietà, che in questi anni ha cercato di rispettare evitando di tagliare fondi al sociale e il lavoro, creato attraverso la riqualificazione di Cuneo.
Per il M5S si candida Manuele Isoardi, con una lista composta da 23 persone. In una realtà in cui molti dipendenti perdono il lavoro, Isoardi sostiene la necessità di non lasciare nessuno indietro, di creare lavoro, attraverso l’efficientamentamento energetico e un programma per ridurre al minimo i rifiuti.
Isoardi è stato seguito dall’esponente di Casapound, Fabio Corbeddu. Il movimento, arrivato a Cuneo sei anni fa, si presenta con un programma che prevede un trattamento prioritario per gli italiani in qualsiasi genere di graduatoria e si propone di creare lavoro e valorizzare non solo Cuneo ma anche le frazioni.
Per la lista “Cuneo per i beni comuni” si presenta, invece, Nello Fierro, in politica da una decina di anni. Intende continuare il percorso di opposizione a Borgna iniziato da Garelli, ponendosi come obbiettivo quello di dar voce a chi finora non è stato preso in considerazione e ai giovani, traendo spunto dall’aiuto di tutti.
Infine si è presentato Giuseppe Menardi, già sindaco in passato. Si oppone all’amministrazione uscente, che, secondo il candidato ha preteso di mettere d’accordo tutti, senza considerare le caratteristiche principali della politica: il confronto e il dibattito. Se eletto, intenderà, quindi, interloquire con tutti, ma prendersi la responsabilità di decidere.
Question time
Dopo la presentazione i candidati hanno risposto a due domande ciascuno, estratte a sorte, nei tre minuti stabiliti per ogni intervento.
È stata affrontata la tematica dell’immigrazione, riguardo a cui la Martello si è detta intenzionata ad agire all’insegna dell’accoglienza, per creare una città multietnica, ma nel rispetto delle norme. Fabio Corbeddu, invece, ha dichiarato di essere contrario a questa retorica del fatalismo e di voler fermare l’arrivo degli immigrati.
Si è parlato molto di occupazione giovanile e i candidati hanno avanzato diverse proposte: Lauria intende risolvere questa problematica «dando le gambe» ai progetti dei giovani, sostenendoli nelle loro iniziative, mentre Isoardi si propone di far ripartire la piccola impresa e di creare occupazione attraverso un ripensamento dell’attuale modo in cui consumiamo. La soluzione che indica invece Borgna è quella di creare nuovi posti di lavoro rilanciando la città, attirando turismo e rendendo competitiva Cuneo dal punto di vista della nuova economia dematerializzata.
Parlando di futuro per i giovani non poteva mancare uno scambio di opinioni sul tema delle università. Nello Fierro ha sostenuto la necessità di creare offerte culturali anche all’esterno delle università cuneesi, e di potenziare quest’ultime, che sono ormai centri di alta qualità, attraverso dei progetti di ricerca.
In un clima da ultimi giorni di campagna elettorale, tra battute provocatorie e repliche tempestive, si è comunque creato un confronto stimolante. Seduti dietro al tavolo della Provincia, i sette candidati sindaco hanno dato prova di desiderare, al di là del credo politico, un dialogo e un contributo da parte anche dei giovani e di rispondere alle loro questioni con serietà.