7 Novembre 2016 | Fattore umano
La cultura greca ha influenzato tanto profondamente il nostro mondo. Molte espressioni e termini in uso in gran parte delle lingue parlate denotano questo profondo lascito culturale che ha condizionato tutto il pensiero occidentale. Dopo aver letto l’articolo “Il piacevole gusto della conoscenza” pubblicato recentemente, ho dato sfogo alla mia fantasia ed ho immaginato di inserire nella società attuale alcune divinità greche o personaggi della mitologia con le loro abilità e caratteristiche. Sono giunto alla conclusione che certi potrebbero adattarsi perfettamente al mondo di oggi mentre altri farebbero fatica a sopravvivere nel 2016.
Caronte
Traghettatore delle anime negli inferi ripreso da numerosi autori come Dante Alighieri, ora è un’autista di pullman che trasporta ogni giorno gli studenti a scuola. Spesso non riesce a distinguere gli alunni dagli spiriti la mattina presto.
Morfeo
Era il dio dei sogni e del sonno. Sono sempre dì più le persone che hanno bisogno di sonniferi per combattere l’insonnia oppure delle “gocce” per poter chiudere occhio dopo notti intere a causa dello stress. Le sue medicine preferite sono gli ansiolitici-sedativi e gli antidepressivi. Attualmente è a capo di una delle più famose industrie farmaceutiche europee.
Narciso
Giovane famoso per la sua bellezza e per la sua fine, Narciso è sempre andato alla ricerca dell’epoca in cui il culto dell’ immagine e delle apparenze avessero preso posto nella società. Al momento è un modello costantemente presente sui social. Ha bisogno di pubblicare ogni giorno delle foto di sé per avere più mi piace possibili.
Dioniso
Era il dio del vino, delle feste, della follia, dell’ubriachezza, delle droghe e dell’estasi. Dioniso, Bacco per gli amici romani, è il proprietario di molte discoteche ad Ibiza che usa come facciata per lo spaccio di nuove droghe industriali. Ha trovato piena realizzazione di sé nel mondo di oggi.
Ares
Dio della guerra, dello spargimento di sangue e della violenza, Ares era una delle divinità più acclamate poiché la guerra fu un aspetto fondamentale per la cultura antica. Ancora oggi molti stati sono flagellati da conflitti all’apparenza interminabili, anche se hanno cambiato forma e potenziale bellico. Attualmente è un magnate della fiorente industria delle armi. Sta aspettando l’esito dell’elezioni presidenziali americane per decidere dove investire nuovi capitali.
Demetra
Dea dell’agricoltura e della nutrizione, Demetra è disgustata dal cibo spazzatura e da tutti gli alimenti pieni di conservanti che troviamo nelle nostre tavole. Sta cercando di portare avanti un’azienda agricola biologica, ma è indietro col mutuo.
Persefone
Figlia di Demetra, secondo il mito passava l’Autunno e l’Inverno negli inferi con Ade, mentre i restanti 6 mesi con la madre facendo rifiorire la terra al suo passaggio. Non essendoci più le mezze stagioni, la maggior parte del suo tempo lo spende lavorando con un contratto a chiamata al MacDonald.
Prometeo
Titano che rubò il fuoco agli dei per darlo agli uomini subendo un’atroce punizione da Zeus. Ha spesso simboleggiato la lotta del progresso e della libertà contro il potere. Ora è in prigione dopo una protesta contro il governo in Turchia.
Pleiadi
Divinità minori poi trasformate in stelle, quasi non si vedono più a causa dell’inquinamento luminoso. Eppure il cielo era così incantevole un tempo da stupire uomini,poeti e artisti.
Nike è data per dispersa, la personificazione della vittoria forse lavora per l’omonima catena di calzature e abbigliamento sportivi in una fabbrica in Vietnam.
24 Ottobre 2016 | Fattore umano
Non voglio discutere sui motivi per cui bisognerebbe smettere di fumare né gli effetti benefici di una simile scelta.
Essere un non fumatore spesso non è facile, comporta grande forza di volontà ed esercizio costante. Nato come un gioco, ho provato ad elencare i momenti che solo questo tipo di persona può capire.
Ogni riferimento a persone esistenti o fatti è puramente reale.
L’odore
È la prima caratteristica di un fumatore. Dopo una sigaretta i non tabagisti potrebbero identificarlo appena varcano la soglia di un locale chiuso. Inoltre le loro abilità migliorano se questo non è aerato.
Solitudine o fumo passivo?
Durante una birra in compagnia con gli amici esce fuori la fatidica proposta: ”Siga?”. Tutti si alzano mentre tu devi scegliere se rimanere triste e solo pensando per quale motivo sei uscito da casa al posto di guardare la tua serie tv preferita o seguirli ed aumentare le possibilità di un cancro per la felicità dei tuoi polmoni.
Indicatore stradale
Quelle rare volte che qualcuno ti chiede se hai da accendere diventi un eccellente agente del traffico ad indicare gli amici a fianco proprietari di un accendino. Casualmente loro fanno finta di non averlo nonostante ne abbiano 3 nello zaino. C’è crisi.
L’eterna tentazione
‹‹Dai fumatene una, tanto per non rimanere lì a far niente››. La mentalità da branco prende spesso il sopravvento. L’individuo vuole resistere, ma qualche volta cede.
Sogni infranti
Il non fumatore rompiscatole non vede l’ora di far prediche eterne sui danni alla salute e dei benefici se si smettesse. Cerca di sostenere chi ha deciso di eliminare il tabacco dalla propria vita, ma quando li rivede fumare di nuovo capisce che sono state tutte parole al vento.
Dibattiti sul tabacco migliore
I discorsi sulle marche di sigarette o tabacco migliori sono paragonabili per esperienza ed intensità a quelli su quale sia la migliore squadra di calcio mai esistita.
Sport
Una tattica del non fumatore in una qualsiasi partita è puntare sulla resistenza e vedere il proprio avversario tabagista annaspare dal fiatone e dalla raucedine, salvo eccezioni.
Alla ricerca del tabacchino perduto
L’odio verso chi fuma è proporzionale a quanti chilometri si percorrono per trovare un tabacchino aperto o una macchinetta funzionante di notte nel gelo invernale o nel caldo torrido estivo.
Anche tu?
Man mano che il tempo scorre vedi i tuoi amici passare al lato oscuro del tabacco e prevedi già tutto il tempo che perderai a causa della loro dipendenza da nicotina.
Made in Piemonte
Fuori dai confini piemontesi la cicca è la gomma da masticare, non la sigaretta. È una scoperta sconvolgente per un piemontese come il sottoscritto.
8 Ottobre 2016 | Fattore umano
Ogni giorno un leone da tastiera accende il computer e sa che deve commentare più degli altri utenti, o non si sentirà utile alla società.
Ogni giorno un leone da tastiera accende il computer e sa che deve insultare più degli altri utenti, o non appagherà il suo ego.
Quando sei online, fai attenzione se rispondi in una discussione: il leone è sempre in agguato.
Davanti allo schermo leoni, nella vita reale agnellini. Questa nuova specie, sviluppatasi solo negli ultimi anni, ha bisogno di una tastiera per liberare il suo vero potenziale. Ma chi si cela dietro a questi felini informatici dai nickname spesso improponibili? Padri di famiglia, studenti universitari, ragazzini e persino casalinghe. Pronti a scatenare discussioni su discussioni, i leoni cercano di dare la propria opinione su qualsiasi argomento all’interno di blog e social network, i loro habitat preferiti. Si possono individuare con estrema facilità tra gli altri utenti. Abusando della propria libertà di espressione, questa specie è capace di insultare, sminuire ed aizzare altri leoni a sbranare le prede con idee diverse dalla loro. Vogliono sempre aver ragione anche quando vengono smentiti da persone qualificate. Spesso non è importante condurre una discussione pacata e civile, bensì essere al centro dell’attenzione conquistando, mi piace dopo mi piace, quel piccolo momento di notorietà che valga la giornata.
Un leone da tastiera pensa che Internet sia un mondo distaccato dalla realtà, un luogo dove si può dire ciò che si vuole e farla franca nell’impunità e nell’anonimato. Il web è uno strumento della realtà: dipende da come lo usiamo. Se scrivi un insulto o una minaccia il destinatario si offende come se glielo avessi detto a voce. L’odio non ha mutato forma, semplicemente è cambiata la maniera di dialogare amplificandone la sua diffusione.
Quando è offline, il leone da tastiera non si azzarderebbe mai a dire ciò che scrive sul Web.