Quel che facebook non dice
Quante cose sappiamo del social network più famoso nel mondo?
Nato dalla mente geniale di Mark Zuckerberg, ormai quasi tutti nel mondo hanno un account Facebook. Tuttavia, siamo sicuri di conoscere tutto ciò che lo riguarda?
Intoccabile
Se il buon vecchio Mark vi chiedesse l’amicizia non potreste più bloccarlo. È l’unico utente che ha questo privilegio, quindi pensateci bene prima di accettare!
A chi andrà l’impero con più di un miliardo e 400 milioni di utenti?
Stando al Wall Street Journal, pare che Zuckerberg sia riuscito ad aggirare persino la morte, almeno per quanto riguarda la successione della sua società. Infatti, se sarà ancora a capo della società al momento della sua morte il comando sarà trasferito a un’altra persona o entità che egli stesso indicherà come suo successore.
Censura
Il sito di Zuckerberg, oltre a Twitter e al New York Times, è stato bloccato dalla Cina attraverso il sistema “Great Firewall” sviluppato dal Ministero della Pubblica Sicurezza (MPS).
Una vita completamente diversa dalla nostra, senza followers e senza i fantomatici mi piace!
Questioni grafiche
Facebook è subito riconoscibile dal suo sfondo blu con la scritta bianca. L’intuizione geniale di un grafico? No, fu lo stesso Zuckerberg che scelse questo colore in quanto daltonico verso il rosso e il verde: scelse un colore che avrebbe potuto riconoscere immediatamente.
Provare per credere
Tra le lingue in cui è disponibile Facebook ci sono anche l’inglese pirata (col gergo dei pirati), l’inglese capovolto (coi caratteri capovolti), e il leet speak (con l’utilizzo di caratteri non alfabetici al posto delle lettere, per esempio il 3 al posto della E).
Attento a quel post!
Facebook può tracciare i siti web che visiti anche dopo aver fatto il logout. Inoltre qualsiasi cosa si scriva sullo spazio dedicato agli status viene inviato ai server di Facebook (anche se non lo si pubblica).
Secondo uno studio svolto nel 2012 in Gran Bretagna la parola “Facebook” compare in un terzo delle domande di divorzio come prova di tradimento dagli avvocati divorzisti. Quindi, bisogna usare con cautela la piattaforma e, se non si vuole lasciare traccia, forse è bene usare mezzi di comunicazione più all’antica.