29 Marzo 2022 | Vorrei, quindi scrivo
Buongiorno miei cari lettori,
Oggi parleremo di un tema che mi sta a cuore da molti anni: la riduzione della plastica. Sono convinta che per salvare la vita del nostro pianeta sia importante ritornare ad utilizzare alcuni modi di fare del passato. Ora vi spiegherò cosa intendo mostrandovi 10 punti che mi sono serviti per cambiare il mio modo di vivere.
I primi cambiamenti che ho fatto sono stati durante i pasti che consumavo a scuola:
- Bottiglia in acciaio: ho sostituito le bottigliette in plastica che acquistavo ogni giorno alle macchinette con una bottiglietta di acciaio che riempivo ogni mattina con l’acqua del rubinetto di casa o nelle fontane della città. Questo mi ha permesso di trarre benefici sia a livello economico (non spendendo ogni giorno 1€ alle macchinette) che a livello ambientale.
- Contenitore del cibo in plastica lavabile: questo è l’unico dei punti dove utilizzo la plastica, ma la differenza sostanziale è che non è usa e getta quindi quel contenitore lo possiamo riutilizzare tantissime volte. Oltre al poterlo riutilizzare si possono trovare anche contenitori creati con plastica riciclata. Vi darei un’ulteriore consiglio: comprate le materie prime e poi cucinatele a casa. In questo modo acquistate cibo che non è già impacchettato in parecchi involucri palsticosi, traendone anche benefici per il benessere del corpo. In quanto state mangiando cibo fresco, fatto in casa e senza conservanti. ( ecco perché prima dicevo che dovremmo tornare,per alcuni aspetti, alla vita di una volta. Ricordo ancora che mia bisnonna non comprava mai le merendine con l’involucro di plastica, ma preferiva preparare torte o biscotti fatti in casa).
Altri cambiamenti che ho apportato alla mia quotidianità si riferiscono all’igiene personale:
- Spazzolino in bamboo: ho iniziato a usare spazzolini in bambù quando ho visto una immagine sui social che ritraeva una spiaggia completamente tappezzata di spazzolini in plastica. Da lì ho cercato un modo comodo per sostituire l’abituale spazzolino da denti. Informandomi su internet ho trovato informazioni sullo spazzolino in bamboo, che mi hanno convinto. All’inizio era faticoso trovarlo in commercio nei negozi fisici, mentre ora si trova facilmente soprattutto nelle erboristerie più fornite.
- Dischetti in tessuto: questo cambiamento è nato dall’osservazione dei dischetti buttati ogni sera quando mi struccavo. Da lì ho pensato a cosa potevo utilizzare al posto di quei dischetti usa e getta. Alla fine sono arrivata alla conclusione di ricavare dei cerchi dagli asciugamani esauriti, che assomigliassero ai dischetti di cotone. Dopo ogni utilizzo li metto a lavare in lavatrice.
- Dentifricio solido: dopo aver cambiato spazzolino ho notato che lavandomi i denti qualcosa mi disturbava, era la plastica del contenitore del dentifricio. Così ora utilizzo un dentifricio in polvere o in pastiglie contenuto in un contenitore in alluminio. Vi avviso in anticipo che abituarsi al dentifricio solido non è molto semplice, in quanto la nostra bocca riconosce come dentifricio una pasta cremosa, ma dopo un po ‘ di tempo utilizzarlo non sarà più un problema. Questo prodotto si trova in erboristeria oppure in negozi specializzati in prodotti plastic free.
- Filo interdentale vegetale: ho sostituito il classico filo interdentale con quello vegetale. Questo prodotto è identico a quello che siamo abituati ad utilizzare, anzi è anche più buono in quanto profuma di menta e lo possiamo tranquillamente buttare nell’umido.
- Sapone di marsiglia: questo prodotto l’ho sostituito con ogni tipo di sapone liquido per il corpo. Sono stata influenzata dai prodotti che vendevo in un saponificio in cui lavoravo. Per questo ci tengo a dire che per l’utilizzo che ne faccio io di queste saponette è essenziale comprare un prodotto di qualità. Io il sapone di marsiglia lo utilizzo per lavare i capelli, il corpo e il viso.
- Assorbenti lavabili o coppetta mestruale: per non utilizzare ogni mese tantissimi assorbenti contenuti in sacchetti di plastica e impacchettati con altra plastica da buttare nell’indifferenziata, la mia svolta è stata utilizzare gli assorbenti lavabili. Sono dei prodotti fatti in cotone con la stessa forma degli assorbenti classici che vengono inseriti e agganciati con dei bottoni. Oltre agli assorbenti lavabili, alcune mie amiche utilizzano la coppetta mestruale e si trovano molto bene. A voi la scelta!
L’ultimo ambiente in cui ho cambiato il mio modo di fare è stata la cura della casa:
- Luffa: per chi non la conoscesse è un ortaggio particolare, simile ad una zucchina. Una volta tolta la buccia ha un mesocarpo spugnoso, dopo la seccatura può essere usata come spugna per i piatti. In commercio si trova già pronta all’uso.
- Detergenti plastic free: questo tipo di prodotto ha diversi punti positivi. In primis l’assenza di plastica, la genuinità e la praticità. Il detergente plastic free viene venduto la prima volta in degli spruzzini (di solito in vetro) con insieme delle pastiglie. L’utilizzo è semplice: si prende la pastiglia, la si mette nello spruzzino corrispondente e si riempie di acqua. La pastiglia si scioglierà e avremo il nostro detergente pronto all’uso. Negli utilizzi successivi si dovrà comprare solo più la pastiglia. La loro praticità deriva dal fatto che occupano poco spazio nei ripiani dove di solito riponiamo tutti i nostri detergenti per la casa.
Questi erano i miei 10 consigli per avere un impatto minore sull’ambiente. Grazie per aver letto l’articolo, ci vediamo prossimamente con nuovi consigli, ricette e tanto altro!
11 Dicembre 2021 | Senza categoria, Vorrei, quindi scrivo
L’idea della mia rubrica di cucina nasce dal voler influenzare le persone a mangiare cose sane e buone senza richiedere troppo e di conseguenza sfruttare la terra.
Quali sono gli accorgimenti che utilizzo per avere un occhio di riguardo verso il pianeta? Innanzitutto, cerco di utilizzare meno plastica possibile. Allo stesso tempo per avere meno rifiuti non riciclabili tendo a comprare solo le materie prime e poi cucinarle per creare cibi particolari e saporiti. Elimino quindi merendine, dolci imbustati, cibi già pronti e verdura o frutta già imbustata!
Per evitare di farmi attirare da cibi già pronti cerco di non fare la spesa in grandi supermercati, ma acquistare in piccoli negozi locali. E qui arrivo al punto per cui ho scritto tutta questa introduzione.
La ricetta di oggi è una ricetta semplice per creare delle caramelle al miele, molto benefiche, in quanto, da anni si sa che il miele è un ottimo rimedio naturale per la tosse e il mal di gola. Come molti di voi sapranno le api sono in via di estinzione, tocca a noi quindi avere un occhio di riguardo anche per loro. Personalmente per incentivare il sistema dell’apicoltura e aiutare il mio benessere, mi impegno a comprare il miele da amici apicoltori e piccoli produttori locali, affinché io possa essere sicura della provenienza del miele e della sua qualità. Invito quindi anche voi ad aiutare le piccole aziende locali.
Detto questo partirei con la produzione delle caramelle al miele! Quando ho fatto per la prima volta questa ricetta ho subito pensato che non sarebbe stato facile, invece devo ricredermi, quindi non scoraggiatevi e seguitemi!
Gli ingredienti:
- 75 gr. Zucchero
- 40 gr. Acqua
- 30 gr. Miele
- Zucchero a velo
Occorrente:
- Pentola
- Stampo per cioccolatini
- cucchiaio
Procedimento:
Per prima cosa versiamo lo zucchero all’interno della pentola e subito dopo aggiungiamo all’interno l’acqua. A questo punto accendiamo il fuoco a fiamma media (chi come me ha una piastra ad induzione io utilizzo la potenza media).
Mescoliamo per amalgamare un po’ lo zucchero con l’acqua e portiamo ad ebollizione, a questo punto aggiungiamo il miele e mescoliamo per amalgamare al meglio il miele. Portiamo ad ebollizione alzando del tutto la fiamma o la potenza.
Una volta arrivati ad ebollizione mettiamo la fiamma a potenza media e facciamo cuocere per una decina di minuti mescolando fino ad addensamento.
ATTENZIONE A NON FAR BRUCIARE IL CARAMELLO! Il composto alla fine sarà di colore marrone chiaro, ambrato. A questo punto togliamo dal fuoco e trasferiamo il composto nello stampo in silicone. Una volta creati gli stampi lasciamo raffreddare le caramelle. Quando saranno raffreddate le togliamo dallo stampo. Dopo averle tolte dallo stampo io le trovo troppo appiccicose; quindi, le impano nello zucchero a velo per non farle attaccare tra loro.
Per la conservazione incarto le caramelle nella carta da forno e le ripongo all’interno di un barattolo con coperchio (la classica burnia per i Piemontesi).
Si possono anche fare queste caramelle per regalarle, quindi si può abbellire il contenitore utilizzato della stoffa e dello spago per decorare il tappo e farlo risultare più rustico, “della nonna”. Per personalizzarle si può mettere un’etichetta colorata e scherzosa.
Per arricchire ancora di più il gusto delle caramelle ho provato a farle con diversi tipi di miele. Vanno benissimo tutti i tipi, dall’acacia al millefiori al castagno ecc…
In più sono ottimi anche diversi tipi di miele aromatizzato come ad esempio quello alla fragola, ai frutti di bosco ecc… Questi tipi di miele sono reperibili da pochi apicoltori, ma non è impossibile trovarli!
Ricetta ispirata dal blog il chicco di mais
14 Ottobre 2021 | Vorrei, quindi scrivo
Ispirata da Yari Ghidone.
Scrivo qui per la prima volta, ma dovete conoscere fin da subito il mio amore incondizionato verso la pizza. Tutte le volte che scelgo di fare la pizza ho voglia di mangiarla il prima possibile, quindi faccio un impasto semplice che deve lievitare per soltanto 2 ore. Il bello di questa pizza è la semplicità della cottura: essendo fatta all’interno di una padella non è necessario essere a casa, ci basterà avere un fornello con una padella e potremo fare questa pizza anche in campeggio.
Ingredienti
per l’impasto:
- 250 gr di farina
- 150 gr di acqua
- 18 gr di olio
- 5 gr di sale
- 1 gr di lievito
per il condimento:
- passata di pomodoro
- olio extra vergine di oliva
- origano e spezie a proprio piacimento
- mozzarella fior di latte
- condimenti a proprio piacimento
Procedimento
Inseriamo in una ciotola tutti gli ingredienti descritti in precedenza con lo stesso ordine.
Impastiamo il tutto con le mani all’interno della ciotola, l’impasto risulterà un po’ appiccicoso, ma non preoccupatevi.
Una volta creato il panetto copriamo la ciotola con uno strofinaccio da cucina.
Lasciamo adesso l’impasto a lievitare per circa 3 ore a temperatura ambiente.
Passate queste ore, dividiamo il panetto in due e iniziamo a stenderli creando una forma circolare.
Per la stesura dell’impasto fatevi aiutare dalla farina, in questo modo non si attaccherà.
(da qui in poi le operazioni dovranno essere eseguite due volte in quanto abbiamo due panetti)
Ora prendiamo una padella e mettiamoci un po’ di olio.
Poggiamo ora sulla padella l’impasto steso in precedenza e accendiamo il fuoco a fiamma minima.
A questo punto prendiamo una ciotola in cui versiamo al suo interno un po’ di olio, dell’origano e spezie a piacimento.
Nel frattempo tagliamo anche della mozzarella a cubetti.
Versiamo ora il pomodoro sull’impasto, aggiungiamo i cubetti di mozzarella e infine chiudiamo il tutto con il coperchio.
Lasciamo cuocere per circa 40/50 minuti a fiamma minima.
Una volta terminato il tempo togliamo il coperchio, aggiungiamo alla pizza gli ingredienti fuori cottura a piacimento (es. prosciutto crudo o patatine fritte).
Le pizze sono finalmente pronte per essere gustate.
24 Giugno 2021 | Senza categoria
La ricetta di oggi è una rivisitazione del tiramisù classico.
La particolarità di questa ricetta è il biscotto, in quanto non andremo ad utilizzare i savoiardi, bensì dei novellini con un ripieno di nutella.
Gli ingredienti:
– 3 uova
– 200 g di panna da montare
– 5 cucchiai di zucchero
– 250 g di mascarpone
– 4 tazzine di caffè
– una confezione di biscotti (io utilizzo i Novellini)
– cacao in polvere
– crema spalmabile di nocciole (io utilizzo la Nutella)
Procedimento:
La prima cosa da fare è montare a neve gli albumi in una ciotola.
La prova per sapere se l’uovo è abbastanza montato è molto semplice, basta capovolgere piano piano la ciotola.
Se il composto rimane attaccato alla ciotola allora è buono.
Se invece capovolgendolo piano piano il composto si muove, vuol dire che è necessario montarlo ancora un po’.
Successivamente in un altra ciotola montiamo la panna.
A questo punto montiamo i tuorli con lo zucchero in una terrina abbastanza grande dato che in quella ciotola dovremo poi unire tutti gli altri ingredienti.
Per capire quando il composto è pronto dobbiamo vedere che il colore dell’uovo sia virato dall’arancione al giallo chiaro.
Ora aggiungiamo alle uova montate con lo zucchero, il mascarpone, la panna e l’albume. Tutto questo processo deve essere svolto con una spatola, facendo un movimento dall’alto verso il basso per evitare che il composto si smonti.
Adesso arriva la parte più divertente, il montaggio.
Prendiamo un biscotto, gli spalmiamo sopra un velo di crema spalmabile di nocciola e lo chiudiamo con un altro biscotto, facendo una specie di sandwich.
Poi inzuppiamo il biscotto nel caffè e lo disponiamo in una teglia o in una ciotolina se vogliamo fare delle monoporzioni.
Una volta ottenuto uno strato di biscotti adagiati uno vicino all’altro, ricopriamo il tutto con un velo di crema preparata in precedenza (quella con lo zucchero, il mascarpone, le uova ecc…)
Componiamo così 2 strati, in modo da ottenere dal basso verso l’alto:
– biscotti farciti
– crema al mascarpone
– biscotti farciti
– crema al mascarpone
Una volta terminato l’assemblaggio mettiamo tutto in frigo per un’oretta. Se facciamo questa ricetta in inverno possiamo saltare questo passaggio.
Prima di servire setacciamo del cacao in polvere sopra al tiramisù e siamo pronti a gustarlo.