Luca Fasano, moncalierese di nascita e cuneese di adozione, lavora nell’azienda di famiglia con la stessa passione e dedizione dei suoi genitori. Dalle sue parole si scorge immediatamente il suo orgoglio per l’azienda e la sua indole positiva e grintosa. Valverbe non è solo un marchio di tisane biologiche di montagna, bensì una filiera etica e innovativa che porta dell’ottima materia prima nelle tazze dei consumatori, mantenendo l’essenziale rapporto con il territorio di origine. In questa intervista, Luca Fasano ci rende partecipi dell’attività di Valverbe, dalla nascita ad oggi e alla fine non può non venirci voglia di una buona e soprattutto sana tisana!
1) Come può descriverci l’azienda in breve? Nascita, sviluppo, prospettive…
L’azienda si è sviluppata a Bellino, paese incantato dell’alta Valle Varaita a 1500 metri in provincia di Cuneo nel lontano 1985. Oggi l’azienda ha sede a Melle ma ha mantenuto un forte legame con il territorio estendendo le proprie coltivazioni di piante medicinali dall’alta montagna fino alla collina del fondo valle su diversi appezzamenti. Oggi produciamo circa 3 milioni di astucci e lavoriamo 85.000 kg di erbe… Prospettive per il futuro? Perseguire ciò che io definisco “crescita felice”, ossia bilanciare le disponibilità di piante che il territorio ci offre per allargare i nostri mercati mantenendo intatta la qualità.
2) Quali sono i principali obiettivi che si pone?
Oggi stiamo lavorando sul mantenimento della filiera di produzione e su un impatto green delle nostre tisane in filtro. Abbiamo infatti scelto di usare filtri in cellulosa non sbiancata e filo di cotone biologico, carta salva aroma compostabile e astuccio in carta certificata FSC per un impatto zero del filtro sull’ambiente. Alimentiamo l’azienda con fonti energetiche totalmente rinnovabili per rispettare il nostro slogan: «Un sorso di benessere per il consumatore e per l’ambiente!».
3) Vi sareste mai aspettati di diventare produttori così rinomati?
Oggi pensiamo di essere un riferimento di qualità nel mondo dei prodotti infusionali e chi ci sceglie generalmente percepisce la differenza rispetto ai competitor. Non pensavo di arrivare così lontano quando trent’anni fa la mia famiglia ha iniziato a coltivare la terra a piante medicinali, siamo orgogliosi del percorso che abbiamo fatto.
4) Già nel nome Valverbe è evidenziata l’importanza della valle: quanto conta per voi il legame con le nostre valli?
Il territorio è un’erboristeria a cielo aperto e ci offre grandi opportunità. Inoltre, la nostra azienda risiede nell’area tutelata riconosciuta come patrimonio dell’Unesco. La nostra vallata è pulita e le aree che coltiviamo sono lontane da fonti di inquinamento: è il posto perfetto per un’azienda come la nostra.
5) Quali tisane e infusi vi rappresentano maggiormente e perché?
Le tisane come la camomilla, di cui siamo tra i primi produttori in Italia, e il finocchio varietà dolce sono tra i prodotti che vendiamo di più e che sono stati anche scelti per la loro qualità da aziende di distribuzioni importanti come Esselunga, per la quale produciamo a marchio del cliente. Altri infusi di successo sono ad oggi il «sonno sereno», tisana rilassante molto efficace, e il «dopopasto», a base di salvia, limone e rosmarino.
6) Essere un’azienda “bio” cosa significa per lei?
Fare bio oggi vuol dire distinguersi non solo per la qualità della filiera che non impiega prodotti inquinanti per l’ambiente, ma anche una scelta di vita e di rispetto per tutto ciò che ci circonda. Vivere a impatto zero è una nostra priorità e facciamo ogni giorno di più per far sì che tutto questo si avveri.
7) Parliamo ora di lei.
- Dove è nato e dove ha vissuto? Sono nato in città, a Moncalieri, ma da sempre ho vissuto in montagna, prima a Bellino, oggi in un paese di media Valle: Venasca.
- Quale percorso scolastico ha intrapreso? Ho fatto le scuole superiori a Saluzzo per poi dedicarmi all’azienda.
- Cosa sognava di fare da bambino? Forse il pilota di aerei.
- Come si descriverebbe in quanto Luca Fasano? Sono creativo e questo mi aiuta molto nel mio lavoro.
- È sposato? Ha figli? Non ancora…ci sarà tempo.
- Come si svolge la sua giornata tipo in azienda? La giornata non ha orari e non ha routine. Ogni giorno si lavora a piccoli passi su tanti progetti per poterli vedere realizzati rispettando tempistiche di mercato o necessità aziendali.
- Personalmente ama le tisane? Se sì, quale apprezza di più? La mia preferita è la menta e verbena, la verbena è la pianta del buon umore… Sarà per questo che sono sempre positivo su tutto!
8) Al giorno d’oggi, il benessere dell’individuo sembra assumere un estremo valore: ci si cura, si cerca il rimedio per ogni cosa che non va, si assumono integratori per migliorarsi… Insomma, si cerca il benessere a 360 gradi. Lei cosa ne pensa? Cosa significa per lei il benessere?
Il benessere va curato lentamente ogni giorno. Non esiste medicina esistono approcci di vita che possono favorire o meno la salute di ciascuno di noi. Non trascuriamo i segnali del nostro corpo.
9) Parlando dell’ambiente e dell’emergenza ambientale: secondo lei come si può affrontare? È possibile cambiare? Come?
L’emergenza ambientale la creiamo noi ogni giorno con piccoli gesti ripetuti da milioni di persone. Basterebbe cambiare davvero nei piccoli gesti e tutto forse prenderebbe una strada migliore. Personalmente abbiamo investito in un’auto elettrica e crediamo che si dovrebbe fare di più per una produzione totalmente rinnovabile di energia con tempi definiti e rapidi.
10) L’inquinamento e il riscaldamento globale sono due piaghe del nostro tempo che minacciano l’intera biodiversità. È preoccupato per il futuro, per le nostre vallate, per la natura che in qualche modo sono gli ingredienti delle sue tisane?
Siamo costantemente a contatto con questo “cambiamento climatico” che ogni anno sempre più ci condiziona i raccolti e la resa delle nostre coltivazioni. Si, sono preoccupato, non tanto per la situazione attuale ma per quanto poco si sta facendo.
11) Spostiamo l’attenzione su Cuneo e la sua provincia.
- Le piace la città? Ci indichi i pregi e i difetti. Cuneo è bella! Io amo l’Italia!
- Che cosa cambierebbe della città? Mi rimane poco tempo per viverla anche perché abito lontano dai grandi centri.
- Il cuneese offre possibilità per gli imprenditori come lei? Il cuneese è un luogo incantato che sta vivendo un periodo turistico positivo, infatti dal prossimo anno avremo in azienda la possibilità di visitare un giardino botanico chiamato “giardino dei profumi” proprio per offrire qualcosa in più a chi farà visita alle nostre splendide vallate.
- Il consumo dei vostri prodotti com’è in zona? Qual è il consumatore tipo? Penso che il consumatore tipo sia la famiglia: la signora di casa, mentre fa la spesa, oggi più di un tempo preferisce un prodotto locale rispetto a prodotti di origine sconosciuta. Anche le catene di supermercati locali ci dedicano molta attenzione e li ringraziamo per l’opportunità di visibilità che ci danno.