A una settimana dalla festa della donna, celebrata in tutto il mondo l’8 Marzo, vorrei ricordare alcune donne che hanno fatto la differenza nella lotta per i diritti femminili e altre che sono state delle pioniere in molti campi.
Partendo dal fatto che il femminismo è un movimento che difende l’uguaglianza dei diritti delle donne rispetto agli uomini, si può affermare che la lotta delle donne per la conquista di tali diritti è ancora lunga e incompleta. I progressi raggiunti fino ad oggi sono notevoli ma non si può nascondere che ancora nel XXI secolo i diritti delle donne sono violati ogni giorno in tutto il mondo. Attualmente 46 milioni di persone sono coinvolte nelle reti di schiavitù in tutto il pianeta e di queste sette su dieci sono donne. Una ragazza su tre è costretta a sposarsi contro la propria volontà prima dei 18 anni. Due terzi degli esseri umani che non sanno né leggere né scrivere sono donne. Sono più di sei milioni le donne vittime di violenza.
Questi dati spaventosi, però, non riescono ancora a toccare tutti, i casi rimangono costanti o aumentano. Ma le donne non sono mai state ferme, lo testimonia il movimento delle suffragette, che è stato uno dei più grandi segni di ribellione per rivendicare i diritti femminili. Tra queste donne c’era anche Emmeline Pankhurst, attivista britannica che guidò il movimento delle suffragette nel Regno Unito e fu la fondatrice del Woman’s Social and Political Union: grazie a lei le donne sono riuscite ad ottenere diritti che prima erano loro negati.
Negli Stati Uniti, a mettere in pratica tale impegno è stata Alice Stokes Paul, leader del movimento americano delle suffragette. In Italia, Anna Maria Mozzoni, giornalista che sosteneva un forte impegno femminile: è stata la pioniera del movimento di emancipazione delle donne.
Ma la lista delle donne femministe che hanno fatto la storia è ancora lunga: Simone De Beauvior è considerata la madre del femminismo, perché con la sua scrittura ha analizzato la condizione sociale e morale delle donne, ricevendo molti riconoscimenti a livello internazionale. Eleanor Rathbone fu riformatrice sociale femminista e militante per i diritti delle donne, scrisse soprattutto per la disparità salariale tra uomini e donne ma si è anche battuta per un’equa distribuzione del potere economico all’interno delle famiglie. In Italia, Tina Lagostena Bassi fu un agguerrita avvocatessa per i diritti delle donne: fu la prima a filmare e mandare in onda sulla televisione un processo per stupro e fu una delle socie fondatrici del Telefono Rosa. Un’altra italiana che nel Novecento si è battuta contro la violenza sulle donne è Franca Viola, la prima a dire no alle nozze riparatorie in seguito ad una violenza subita dal suo ex fidanzato.
Ancora oggi ci sono tante donne che combattono per il genere femminile con spirito e audacia. Ad esempio Michelle Obama, oltre che a essere ricordata come la prima first lady afroamericana, ha lanciato il progetto Let Girls Learn a favore dell’istruzione femminile. Anche tante attrici sono attive in questo tipo di cause: Patricia Arquette alla cerimonia degli oscar nel 2015 ha dedicato parte del discorso per la sua vittoria all’importanza della lotta per la parità di retribuzione negli Stati Uniti. Anche Emma Watson, nel suo discorso all’ONU, ha parlato del femminismo, specificando che si tratta di una causa che riguarda le donne ma anche gli uomini.
Oltre a queste grandi personalità, sono molte donne che hanno fatto la differenza, ottenendo primati in diversi campi. In campo scientifico è nota a tutti Marie Curie, la prima donna scienziata della storia e la prima persona al mondo a vincere due premi Nobel; fondamentale è anche la figura di Rosalind Franklin, che grazie alle sue foto a raggi x del DNA ha dato un fondamentale contributo nel rivelarne la struttura. In Italia è rimasta nella storia Rita Levi Montalcini, che ha vinto un premio Nobel in medicina per aver scoperto l’NGF(fattore di crescita nervoso).
Sempre in campo medico Florence Nightingale è la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, è ricordata come la “donna della lanterna”, poiché assisteva e dava speranza ai malati anche nel buio della notte. In ambito matematico, Ada Lovelace fu la prima programmatrice di computer al mondo, Katherine Johnson fu la brillante matematica afroamericana che ha tracciato le traiettorie dei primi voli nello spazio, spalleggiata da un team di donne. Anche Emmy Noether fu un’importante matematica, odiata da Hitler perché tedesca ebrea ma ammirata da Albert Einstain.
Per quanto riguarda la moda ricordiamo la stilista francese Coco Chanel, celebrata per aver rivoluzionato il concetto di femminilità con sobrietà, raffinatezza e libertà. In materia di attivismo Elizabeth Fray ha lottato per quelli che ora sono i principi base della prigione e per i senzatetto. Eva Peron, oltre a essere ricordata come attrice, è conosciuta per il suo impegno a favore dei lavoratori e dei poveri. Infine Lady Diana fu soprannominata “Principessa del popolo” per la sua spontaneità, le sue missioni umanitarie a favore dei bisognosi, la lotta all’Aids e alle mine antiuomo.
Le donne che ho citato non sono che una piccolissima parte di un infinito elenco di altre donne altrettanto volenterose e importanti. Per non dimenticare anche tutte quelle donne comuni che combattono ogni giorno la loro battaglia per farsi valere. Sono estremamente orgogliosa di essere donna e di poter contare sulle mie simili, grazie ad uno spirito di collaborazione e dolcezza che ci ha sempre contraddistinto. Con questa piccola esperienza attraverso l’esempio di grandi donne vorrei trasmettere il coraggio di poter continuare a cambiare il mondo e lasciare un segno nella storia.
Alice Taricco