San Francisco fino alla seconda metà del XIX secolo era un paese di pescatori.

Non si sa bene chi trova dell’oro in una miniera di San Francisco, ma succede che in pochissimo tempo arrivano cercatori d’oro e minatori, immigrati e giovani inventori fino a truffatori in cerca dell’utopia, non in senso filosofico ma reale, dell’oro che può cambiare la vita in una città considerata il porto della costa ovest.

La forza della ricerca diventa la matrice di San Francisco che cresce a dismisura finoa quando, nell’aprile del 1906, uno dei pochi italiani famosi negli States canta per le strade di San Francisco per incoraggiare i soccorritori e le vittime del terremoto che ha distrutto la città. Quest’italiano era Enrico Caruso.

Un altro italiano che camminava con lui trova un sacco, in fretta e furia lo nasconde sotto le verdure del suo carretto e va sul molo dove i banchieri della città sono disperati e credono che fino alla primavera dell’anno dopo non ci sarà nessun tentativo di ripresa e di investimento perché non c’è più nulla. Il terremoto ha portato via tutto.

Lui gli risponde: “Voi siete folli”. Corre nel suo quartiere. Due barili, un tavolaccio, una coperta e un cartello con scritto “Si fa credito a tutti”. Poi tira fuori il sacco con due milioni di dollari con cui lui, Amedeo Peter Giannini, fondatore della Bank of Italy, la banca degli sfigati immigrati, fa ripartire la costruzione di San Francisco proprio dal suo quartiere, quello italiano, e investe su persone che in cambio possono dare una sola garanzia: l’energia da investire per la ricostruzione di una città distrutta.

Nel corso degli anni la sua banca diventa Bank of America e lui continua a seguire il talento. Non si ferma mai. Quando un cineasta gli chiede aiuto, lui gli fa credito più del richiesto. Crede nel progetto di questo giovane davvero talentuoso che fonderà la United Artist: il giovane è Charlie Chaplin. Sempre Giannini sblocca la produzione di “Biancaneve e i sette nani”. Finanzia il Golden Gate Bridge durante la grande depressione e la sua banca rilascia prestiti a tasso zero per il piano Marshall in Italia.

A Piano Alto nel frattempo due giovani si stanno impegnando per qualcosa di nuovo, di tecnologico. Incuriosito, li aiuta economicamente e dal quel garage i due amici Hewlett e Packard danno origine a quella che è la Silicon Valley attuale, fondando quella piccola azienda leader nella tecnologia che noi oggi conosciamo come HP .

Giannini muore poco dopo con meno di 500 mila dollari in tasca. Un niente rispetto a quanto avrebbe potuto avere il banchiere più importante d’America all’epoca. Egli diceva che l’ossessione per i dollari era un grande male dopo aver perso il padre a causa di una lite per un dollaro in un pub, quando lui era ancora adolescente.

Ha sempre investito nel talento, nell’energia e nell’innovazione in modo disinteressato. A detta degli americani: “Solo come un folle sognatore immigrato italiano avrebbe potuto fare.”

Luca Lazzari