Lui e lei sono due compagni di classe liceali.
Lui non vuole passare alla storia come la generazione delle spunte blu di WhatsApp. Lei si chiede perché il problema maggiore di sua mamma sia la foto profilo di WhatsApp.
Lui non vuole essere chiamato “bamboccione”. Lei si chiede perché si preferisce un “Mi piace” ad un abbraccio.
Lui si cerca negli occhi degli altri. Lei si guarda allo specchio per guardarsi dentro.
Lui si mette in gioco. Lei si chiede qual sia lo spazio dei giovani.
A volte non si sa che cosa accada, che cosa succeda. Si sa solo che sia Amore che scelse. E ciò che fa Amore non ha eguali, non può essere contrastato. Va accettato, va vissuto. Per stare al passo delle scelte di Amore è amare.
È come il più che incontra il meno. Si sono sempre cercati loro, ora si sono uniti. C’è un mistero. Non si sa nulla, lo si chiama Amore. I due si accettano per quello che sono, compresi i difetti. Si donano l’uno all’altro. Si completano. Si amano.
Anche se lei non risponde appena visualizza il messaggio, lui sa che lei c’è. Anche se la mamma ogni tanto manca di attenzione, lei sa che lui c’è.
Lei lo ama per le sue idee e gli bacia la fronte perché crede di donare affetto ai suoi pensieri. Lui la abbraccia, racchiudendo in quel gesto lei per quello che veramente è: le sue esperienze, la sua storia, le sue idee.
Lui si trova nel suo sguardo innocente. Lei sa che le sue pagine interiori lui le sta sfogliando, sottolineando e ammirando ogni minimo dettaglio.
Lui ha la forza per non mollare nei progetti in cui si è tuffato. Lei ha capito che l’adulto è l’adolescente di oggi. Guarda Facebook e WhatsApp. Cambia idea ogni momento ed è geloso degli altri. L’unico spazio che le rimane sembrava essere la notte, ma grazie ad Amore con lui ha capito che il suo spazio è la vita.