Dai primi mesi del 1988 ho cercato, attraverso vari percorsi, O.A.S.I., A.C.A.T., di aiutare e accompagnare le famiglie, le persone con problemi correlati all’alcol, a riprendere il loro ruolo nella vita, nella famiglia e nella società. Un percorso faticoso, ma ricco di umanità vera, di sorprese nello scoprire tanta ricchezza di intelligenza, di sensibilità, di capacità di solidarietà che non si incontrano spesso altrove.
Ultimamente sono stata interessata da notizie sempre più frequenti sulle modalità di bere dei ragazzi dagli 11 anni ai 18.: binge-drinking e ” fino all’ultima goccia”
Dalle informazioni che ho, queste sono modalità di bere, devastanti per il cervello degli adolescenti che non ha ancora compiuto il suo completo sviluppo
La domanda terribile che mi pongo è la seguente: i genitori sono informati di questi rischi? Sanno sempre cosa fanno i loro figli quando non sono con loro?
Le informazioni di cui parlo le ho riprese da ricerche statistiche pubblicate sul sito del Ministero della Sanità.
L’A.C.A.T., Associazione dei Club Alcologici Territoriali, non può restare inerte di fronte ad un problema così grave. Problema che è di tutti, non solo delle famiglie con figli adolescenti. Loro saranno gli adulti di domani, coloro a cui, con responsabilità diverse, saranno affidate le sorti della nostra Società. Sta a noi aiutarli a crescere in modo tale da poter affidare loro la nostra salute, la garanzia del rispetto dei nostri diritti, il rispetto e l’attenzione dei deboli, la giustizia sociale e tutto quanto concorre a creare una società in cui ognuno si sente accolto, rispettato e protetto.
Se però noi non saremo solleciti a fermare in tempo la devastazione che l’alcol può fare sullo sviluppo dei nostri adolescenti, quando sarà ora di passare loro il testimone affinché possano fare quanto sopra auspicato, loro non saranno in grado di farlo. Questo perché la loro crescita avrà subito dei gravi danni, dovuti all’abuso di alcol, negli anni in cui non avrebbero neanche potuto, secondo la legge, bere alcolici e meno che mai bere con le modalità accennate sopra.
Possiamo cominciare a chiederci perché i nostri adolescenti non trovano niente di meglio da fare che devastarsi con l’alcol per far passare il tempo?
Bisognerà trovare il modo, le strategie per fermare questo trend devastante, per ridare senso alla vita dei nostri adolescenti
Forse, cammin facendo, abbiamo perso dei valori fondanti della nostra vita e per questo non sappiamo o possiamo trasmetterli ai nostri figli.
Però, se lo vorremo, potremo ancora ritrovarli.
Elisa Beccaria