Scrivere. Scrivere per essere felice. Lo scorrere delle parole contro il rumore della quotidianità. Cosa fa più rumore?

Scrivere. Scrivere per non piangere. Scrivere per sorridere, per respirare, scrivere.

Scrivere, scrivere per trovare un senso, qualcosa di impercettibile, eppure così vicino, così presente.

Scrivere per essere te stesso, per sentirti amato, per sentirti forte, per rendersi conto di quanto sia bello non esserlo.

Scrivere per amore. Scrivere per follia.

Scrivere per sentirsi costantemente innamorato. Di cosa? Della penna, del foglio di carta, dei mille input che diventano inchiostro.

E allora scrivi ragazzo, scrivi. Scrivi per sfogarti, scrivi per dimenticare, per gioire e festeggiare.

Scrivere. Scrivere per restare sveglio, per dar voce a qualcosa che non capisci, che forse comprendi solo quando ce l’hai davanti.

Scrivere, un respiro, un altro. Scrivere. Fa paura il silenzio, scrivilo.

Scrivere per migliorare, per giudicare, per sbagliare, per ripartire, ma soprattutto per viaggiare. Attraverso mondi nuovi, romantici, caldi, intimi, accoglienti.

Scrivere per sentirsi protetto. Da tutto. Dal mondo, dalla tua vita, da te, dai tuoi.

Scrivere per pubblicare, per essere famosi, per dimostrarsi all’altezza. Vivere per scrivere o scrivere per vivere!

Scrivere per avere la mano sporca, le dita tremanti, la mano dolorante.

Scrivere. Per isolarsi dal caos, dal disordine della tua camera, dagli oggetti della tua scrivania che ti guardano.

Scrivere per immaginare. Cosa? Tutto, questo è il bello di ogni singolo dettaglio creato.

Scrivere di auto, sport, piante o cronaca. Oppure scrivere e basta.

Scrivere per passare o scrivere per rimanere. Nelle menti e nei cuori.

Scrivere e ancora scrivere, senza mai smettere, per sognare.

Scrivere per calmarsi, per riflettere, per crescere, per scavare.

Scrivere per imparare e per farsi capire.

Scrivere per rileggere, per avere compagnia, scrivere senza una meta.

Scrivere per sentirsi un uomo, per sentirsi infinito.

Scrivere per guardarsi allo specchio, per conoscersi e per conquistarsi e conquistare.

Scrivere per non dimenticare.

Scrivere fin quando la penna ha inchiostro.

Scrivere per sentirsi vivo.

 

Gabriele Arciuolo