C’erano una volta un popolo che aveva tanta fame e un Dio, il Genio Buono, che non sapeva cosa fare per sfamarlo. Frustrato per la sua impotenza, si strappò i denti e li buttò al vento. I denti si trasformarono in chicchi bianco opaco e tondi, riuscirono a sfamare il popolo che aveva tanta fame e gli venne dato loro il nome di riso appiccicoso.
C’erano una volta una bellissima fanciulla indiana di nome Retna e un Dio di nome Shiva che la sposò. Come regalo di nozze, Retna chiese al Dio di sradicare la fame tra i suoi connazionali, ma la promessa non venne mantenuta, nonostante la fanciulla continuasse a stare a fianco della divinità. Per la disperazione, Retna si gettò nel Gange, dalle cui acque sacre germogliò il miracolo: dalla sua anima nacque una pianta, con la quale tutto il popolo si riuscì a sfamare, grazie ai suoi chicchi snelli e allungati, che oggi si vendono sugli scaffali dei supermercati, con il nome di riso Basmati.
Il riso è la pianta cerealicola più diffusa al mondo, coltivata soprattutto in Asia e Africa, dove circa 795 milioni di persone, ogni giorno, soffrono la fame. Non a caso, infatti, la Cina, l’India, l’Indonesia in Asia e l’Egitto e il Ciad in Africa sono i Paesi dove si ha la maggiore produzione di riso di tutto il mondo.
La mitologia, sostenuta da esplicite attuali evidenze, sembra suggerirci che il rimedio alla fame sia il riso.
Il riso viene consumato in tutto il mondo: dalle terre più remote dell’Africa, dove il riso è sopravvivenza, alle tavole più imbandite degli Occidentali, dove il riso è la base di un ottimo risotto.
Esistono 120.000 varietà differenti di riso, con origini, caratteristiche morfologiche e nutrizionali diverse.
Sembra che il riso sia nato nell’estremo oriente, e poi diffuso in Africa grazie alle carovane degli arabi dalla Mesopotamia, in Europa grazie ad Alessandro Magno, che lo portò in Grecia di ritorno da uno dei suoi viaggi in India, in America dopo la sua stessa scoperta, portato dai conquistatores.
Un chicco di riso può essere allungato e snello, oppure corto e tondo. Può essere bianco, perlato o nero. Può essere più o meno resistente alla siccità.
Cento grammi di riso contengono 362 calorie, un notevole quantitativo di fibre, vitamine, sali minerali e acidi grassi essenziali: è uno degli alimenti più nutritivi che ci sia.
Il riso è il punto di ri-partenza. Il riso salverà il mondo.
Se non ci credete, rovesciate la medaglia: anche per quella parte di mondo che da tavola si alza sempre quando è sazio, il riso la salverà. Loro si alzano e siedono, nella maggior parte dei casi, con una costante: l’assenza di riso.
In un modo o nell’altro, in un mondo o nell’altro, il riso ci salverà.

Ylenia Arese